Sessione 4: Distribuzione e commercio
La sessione è stata moderata da Holly Hapke, University of California, Irvine, Stati Uniti. I relatori erano: Anderson Kwasi Ahwireng, University of Amsterdam, Paesi Bassi; Sharon Suri, University of Amsterdam; V. Vivekanandan, FishMARC, India; Moenieba Isaacs, University of Western Cape, Sudafrica; e Joeri Scholtens, University of Amsterdam.
Anderson Kwasi Ahwireng ha condiviso i risultati della sua ricerca di dottorato sui modelli di scambio di pesci pescati lungo le coste e importati nell'entro terra. I pesci ctturati localmente lungo la costa sono soprattutto Sardinella maderensis, S. aurita, acciuga y (Engraulis encrasicolus), maccherello cavedano atlantico (Scomber colias). In mancanza di disponibilità di infrastrutture di refrigerazione la conservazione si basa principalmente su affumicazione e seccaggio.
I commercianti, principalmente donne, trasportano i prodotti in ognni genere di veicoli e recipienti disponibili - sacchi, canestri, scatole - sia al mercato all'ingrosso di Accra, il più importante del paese, o nel caso di pesce già affumicato all'interno del paese al mercato regionale di Tamale per vendite ulteriori. Il pesce importato viene sbarcato congelato a Tema e Takoradi e poi sia lavorato lungo la catena del freddo e trasportato ai magazzini frigoriferi di Tamale sia inserito nel circuito del pesce affumicato raggiungendo la catena produttiva del pesce locale. Le madri del pesce sono spesso proprietarie di battelli e prefinanziano le battute di pesca di conseguenze i pescatori hanno l'obbligo di vendere a loro le catture a un prezzo ridotto. I grandi commercianti conservano l'eccedenza di pesce per metterlo sul mercato durante la stagione di magra quando i prezzi salgono, anche se ci sono problemi di qualità e di sicurezza alimentare per i prodotti trattati con DDT o formalina per prevenire l'attacco di insetti.
Sharon Suri ha impiegato sei mesi a intervistare i commercianti di pesce in Indonesia. I commercianti di Toke prefinanziano spesso i commercianti al dettaglio. I venditori ambulanti di lunga data si incontrano con gli acquirenti in località distanti dai mercati. La catena di valorizzazione è interamente legata al credito, anche i consumatori nella stagione di magra spesso possono acquistare pesce solamente a credito. I venditori ambulanti sono essenziali per l'accesso al cibo a base di pesce dei consumatori a basso reddito. loro stessi si affrontano le incertezze intrinseche, riducendo i prezzi per evitare il deterioramento, estendendo il credito e trasportando un intero assortimento di pesce per bilanciare ogni perdita su un singolo articolo.
V. Vivekanandan ha dipinto un quadro dettagliato dei venditori di pesce, prevalentemente donne, di solito ditte individuali che vendono quotidianamente quanto più possono attraverso il porta a porta o sui mercati secondari. Mentre queste donne in precedenza acquisivano il pesce dai loro coniugi pescatori o da altri membri maschili della famiglia i cambiamenti nella struttura dell'industria le obbligano ora ad acquistare da mercati all''ingrosso più distanti, spesso a credito sulla fiducia. Questo è diventato necessario per molte famiglie poiché i guadagni degli uomini sono in calo a causa della competizione con battelli più grandi e delle condizioni atmosferiche in mare sfavorevoli per circa 100 giorni, mentre le donne possono lavorare 300 giorni l'anno per generare almeno qualche guadagno. Egli ha racolto molte lamentele da queste donne, ma ha anche constatato scarsa attenzione politica alla loro condizione. Pochi tentativi di sostegno hanno funzionato come previsto poichè le reali esigenze e priorità delle donne non sono state considerate. In conclusione propone azioni collettive basate sui diritti per difendere i diritti appunto, sociali ed economici, di questi gruppi vulnerabili e suggerisce la formazione di cooperative che possano aiutare a dar loro voce nei processi politici.
Moenieba Isaacsha nalizzato la pesca artigianale nel contesto di altri sistemi alimentari in tempi di covid, con enfasi su tre paesi africani, Sud Africa, Zimbabwee e Nigeria. Le misure governative non sono state omogenee, prevedendo supporto ai piccoli produttori agricoli ma normalmente non ai pescatori artigianale.
Essa ha concluso che mentre molte attività economiche digitalizzano i loro affari difficilmente questo era il caso in vari segmenti del sistema alimentare a cui ha rivolto attenzione. Ha ritenuto che fosse da ritenere utile il supporto ai canali informali di approvvigionamento alimentare verso la popolazione a basso reddito e vulnerabile, e anche riutilizzare e reimmaginare come le catene di forntura del pesce possano funzionare in future in simili condizioni.
Ha chiesto norme a favore di alimenti a basso costo e alto potere nutritivo per il consumo locale piuttosto che per l'esportazione. Ha anche proposto che i governi acquistino pesce dai pescatori artigianali per fornirli a scuole, ospedali e prigioni.
Joeri Scholtensha iniziato la sua relazione ricordando al pubblico le tendenze globali. La FAO ha stimato che circa 18 milioni di tonnellate di pesce siano state ridotte a farina di pesce e olio (MFO) nel 2018, una tendenza in crescita dal 2014. Circa il 69% degli oltre 5 milioni di tonnellate è stato destinato all'acquacultura, a fronte della sua continua espansione.
Molto del pesce ridotto in farina o olio è di qualità alimentare umana.
L'India ha testimoniato una espansione particolarmente rapida dell'acquacultura di gamberi (con l'introduzione del Lithopenaeus vannamei) per l'esportazione. Questa esportazione ha richiesto da subito che almeno un terzo degli sbarchi ufficiali fossero converiti in farina di pesce per questa industria. Questo ha influito sia sulle catture della pesca artigianale di piccoli pesci che sulle catture industriali.
Questo ha comportato che una quota significatimente ridotta delle catture di piccoli pesci fosse disponibile per il consumo umano locale.Onoltre, i grandi commercianti facevano accordi di lungo termine e tagliavano fuori i rivenditori locali, anche quando questi avrebbero potuto pagare prezzi maggiori.
Joen Schoelters ha riferito che il settore della farina di pesce orientato all'esportazione veniva largamente sovvenzionato e protetto politicamente. Ha scoperto che la rivoluzione in corso, per quanto poco visibile, era accompagnata da efficaci messaggi nei media. La farina di pesce veniva descritta come un mezzo per ottenere un prodotto di alto valore e per recuperare grandi quantità di pesce che erano destinate allo spreco. In realtà l'attuale ridistribuzione delle risorse di pesca, sottratte al consumo umano per esportarle verso consumatori ricchi, non è stata altro che una diminuzione della sicurezza alimentare, in modo particolare per gli Indiani a basso reddito.