Gesine Meissner, inviata speciale del Presidente del Parlamento Europeo per gli affari marittimi (a sinistra), ha inaugurato l'evento nell'Emiciclo di Bruxelles, il 20 marzo 2019; e, per la prima volta nel PE, i riflettori erano puntati sull'oceano. La conferenza, organizzata congiuntamente dal Parlamento Europeo e dalla Commissione Europea, ha visto una lunga lista di relatori prendere la parola dal pomeriggio alle prime ore della sera. Eurodeputati, alti funzionari della Commissione Europea e governi nazionali, scienziati, rappresentanti dei giovani, della società civile e delle imprese, educatori e persone dei mass media hanno testimoniato il loro impegno per l'oceano, il suo uso sostenibile, il riconoscimento del suo ruolo principale nella stabilizzazione del clima del pianeta e di una vasta gamma di beni e servizi essenziali.
Karmenu Vella, Commissario Europeo responsabile per l'ambiente, gli affari marittimi e la pesca, ha preso la parola subito dopo l'introduzione, sottolineando che la Commissione è stata lieta di aver compiuto i primi importanti passi per frenare la piaga della plastica, vietando quella monouso ed investendo nel riciclaggio. Inoltre, ha riferito che lo status di 59 stock ittici è migliorato rispetto a 9 -12 anni fa e si è dichiarato orgoglioso dell'assegnazione di 600 milioni di euro a sostegno della pesca sostenibile, acquacoltura, monitoraggio, controllo e sorveglianza (MCS) nei paesi in via di sviluppo, della sicurezza in mare e degli accordi di partnership bilaterali con paesi come la Cina ed il Canada.
Carlos Moedas, Commissario responsabile per la ricerca, la scienza e l'innovazione, ha parlato delle opportunità di migliorare la salute pubblica attraverso la ricerca, ma anche dell'enorme sfida per proteggere l'oceano. Ha invitato il pubblico a trarre ispirazione dal ragazzo olandese (Boyan Slat) che ha attirato l'attenzione del pubblico globale sull'inquinamento plastico dell'oceano comunicando in modo giovanile ed ignorando tutti gli ostacoli.
Questo spirito, combinato con la buona scienza, potrebbe portare alla trasformazione principale dei nostri sistemi economici che deve assolutamente avvenire nel prossimo futuro e mettere in risalto il ruolo fondamentale dell'oceano.
Una giovane ed un giovane belga hanno fatto eco al movimento studentesco Fridays for Future ed alle richieste di azioni immediate per proteggere il clima e l'oceano, chiedendo l'applicazione delle leggi esistenti sulla pesca per fermare lo sfruttamento eccessivo, fermare l’ammassamento della plastica ed adottare un cambiamento politico a favore della giustizia sociale, ambientale e fiscale. I finanziamenti pubblici dovrebbero accelerare le transizioni verso lo sviluppo sostenibile, come l'attuazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) interconnessi, adottati dall'ONU nel 2015.
Hanno sfidato i politici e i capitani dell’industria a dimostrare più coraggio al fine di accelerare l'azione in questa direzione. Espressioni dei giovani come queste si sentono sempre più frequentemente ormai, anche in seguito alle crescenti proteste giovanili, ma sfortunatamente ciò non significa che i politici li prenderanno sul serio automaticamente. Saranno necessarie proteste più sostenute per andare oltre il semplice accenno del capo, mentre si continua a svolgere i soliti affari.
Tra i numerosi relatori nelle sessioni successive, João Aguiar Machado, direttore generale di MARE, sperava che più giovani potessero entrare nella prossima legislatura in seguito alle elezioni del Parlamento Europeo il 26 maggio 2019. Ciò aiuterebbe a stabilire nel nuovo PE una commissione speciale per lavorare su una migliore gestione dell'oceano.
Ha suggerito che l'accento principale dovrebbe essere il rafforzamento della legislazione esistente ed un migliore coordinamento e cooperazione tra le diverse politiche, paesi e regioni. Riferendosi al primo documento politico sugli oceani dell'Alto rappresentante dell'Unione Europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza e diversi commissari europei, ha riferito che, quattro anni dopo, ci sono stati alcuni progressi, come, ad esempio, un accordo che impedisce la pesca nell'Artico centrale per i prossimi 16 anni ed intensifica gli sforzi per combattere la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (INN). Ha giustamente concluso la sua dichiarazione sottolineando che per avere credibilità in Europa e nel mondo, bisogna innanzitutto mettere in ordine nella stessa casa europea.
Il Presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani, ha sottolineato l'importanza dell'Accordo di Parigi per il clima e l'urgenza dell'attuazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile. Ha richiamato l'attenzione sugli sforzi compiuti dall'Europa per realizzarli e del lavoro svolto a sostegno dell'attuazione.
Gli sforzi per vietare la plastica monouso ed aumentare il riciclo della plastica, se attuati correttamente, equivarrebbero alla rimozione di un milione di automobili dalle strade.
Ha proclamato di essere orgoglioso di ospitare l'evento e che c’era già una proposta sul tavolo per la nuova pianificazione a medio termine dal 2021 al 2027 per assegnare 120 miliardi di euro alla futura economia oceanica, facendo poi appello agli Stati Membri europei affinché facessero la loro parte.
A riguardo, diversi relatori hanno anche chiesto di stanziare una parte considerevole dei finanziamenti per la ricerca oceanica, nel prossimo programma quadro di ricerca Horizon Europe (2021-2027).
Nonostante la durata prolungata dell'evento, c'era un senso di energie fresche proiettate verso una nuova partenza; questa è una grande opportunità! L'Europa ha certamente già compiuto alcuni progressi in termini di legislazione e contributi ai processi internazionali.
Ma l'Europa deve anche affrontare l'opposizione interna per l'attuazione del suo impegno; la mancanza di applicazione da parte degli Stati Membri europei di parti chiave della politica riformata della pesca comune ne sono un esempio, per non parlare della resistenza ad un cambiamento accelerato verso le energie rinnovabili e, in particolare, della cessazione del carbone che uccide il clima. Quindi, tutte le buone intenzioni espresse durante questo importante evento diventeranno realtà solo se seguirà un'azione seria che metta la giustizia blu e la costruzione di una vita sostenibile con l'oceano come parte integrante dell'attuazione degli Obiettivi per los sviluppo sostenibile (OSS) a pieno regime. Piuttosto che ribadire solo i fallimenti, andare a pieno ritmo per gli OSS, con un ambiente politico favorevole, potrebbe essere il tanto necessario cambio di gioco. La scienza è dalla parte dei vincitori che vanno avanti con la ragione.
Il video della Conferenza di alto livello può essere visto qui. Il programma può essere scaricato qui.
Traduzione Simona Boschetti