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Anche questo anno, il festival dell’ambiente in Bruxelles ha offerto una buona opportunità per veicolare il messaggio del World Ocean Day. Il 2 giugno 2024, nello spazioso parco Tour & Taxis in Bruxelles, che era in passato la più grande stazione ferroviaria commerciale d’Europa, famiglie e visitatori sia dai dintorni in Schaerbeek che da altre località hanno affollato le tende degli eventi e gli stand gastronomici, senza mai rischiare il sovraffollamento. Mundus maris ha accolto tutto il giorno i visitatori alla tenda n.17.

Il messaggio principale rivolto ai numerosi visitatori della nostra tenda faceva apprezzare l’importanza dell’oceano per la nostra vita quotidiana, anche per chi non vive sulla costa. Non essendo l’educazione all’Oceano un argomento significativo nei programmi di studio ordinari in Belgio – e nemmeno in Europa peraltro – la celebrazione della giornata è ancora più importante per iniziare a colmare il divario. In effetti i visitatori si sono fermati con piacere per assistere alla nostra dimostrazione dell’acidificazione dell’oceano su gusci calcarei di molluschi, coralli e altri abitanti dell’oceano e si sono impegnati nelle discussioni su come collaborare per proteggere l’oceano e noi stessi in modo più efficace. Le conversazioni hanno portato una serie di nuovi abbonati alla nostra newsletter mensile e suggerimenti per collaborazioni dopo l’evento.

Naturalmente durante un festival non si trascura mai il divertimento di mettere alla prova le proprie conoscenze sull’oceano con il ben collaudato Gioco dell'Oceano o di verificare le dimensioni minime riproduttive dei pesci con il Fish Ruler o l’app FishBase Guide. Il tempo è rimasto stabile per tutta la giornata e nel pomeriggio il sole ha fatto bella mostra di sé contribuendo a creare un’atmosfera rilassata e piacevole. La mappa dello spazio eventi è qui e le immagini sottostanti catturano i momenti di interazione dei visitatori durante la giornata. Tutte le foto sono di Mundus maris asbl.

Divertimento con il Gioco dell'Oceano Il fondatore dell'evento HOME si è interessato al nostro messaggio
L'acidificazione dell'oceano dimostrato in un bicchiere Molto da scoprire nella tenda di Mundus maris
Conversationi interessanti durante tutto il giorno Sottoscrizioni per la newsletter di Mundus maris

Traduzione italiana di Paolo Bottoni e DeepL.com (versione gratuita).

 


Awaken New Depths, festeggiamenti ad Akure, nello stato di Ondo in Nigeria

Le attività, iniziate già il 3 giugno, si sono estese fino all’8, proprio il World Ocean, e tutte ispirata al motto delle Nazioni Unite di questo anno.

Per commemorarla Mundus maris asbl, in collaborazione con Aquaworld, ha ospitato un evento significativo ad Akure, nello stato di Ondo in Nigeria. L’evento era degno di nota per la prima partecipazione del Gruppo Scolastico Millennium di Akure, che ha accresciuto l’importanza dell’evento. Il tema di quest’anno era “Awaken the New Depth”, volto ad aumentare la consapevolezza sulle questioni globali che incidono sui nostri oceani e su noi stessi.

Come afferamato dall’ONU: “Non c’è tempo per “lontano dagli occhi, lontano dalla mente”. Se il mondo è insensibile ai soli numeri, lo slancio motivante richiede apertura delle menti, attivazione dei sensi e ipotesi ispiratrici per proteggere il cuore pulsante del nostro pianeta. Dobbiamo risvegliare nuove profondità (Awaken New Depths) dentro di noi.”

Il programma della giornata del 3 giugno prevedeva lezioni didattiche, quiz sul tema dell’oceano e attività artistiche tra cui “The World Ocean Palette”, che coinvolgeva disegno e pittura. Queste attività sono state progettate per illuminare i partecipanti sull’impatto delle attività umane sull’Oceano e per mostrare la bellezza estetica dell’Oceano.

La dottoressa Adeleke Mosunmola Lydia della Federal University of Technology, Akure (FUTA), rappresentante di Mundus maris asbl in Nigeria, ha condotto volontari, ospiti e studenti in una località nota per l’inquinamento da plastica. Questa attività ha sottolineato l’importanza degli sforzi per la conservazione degli oceani, concentrandosi sull’incremento della diffusione della plastica.

   

Il programma è iniziato alle 9,10 con la registrazione, seguita da un’introduzione del signor Oluwatobi di Aquaworld, che ha sottolineato il significato dell’evento. Sono state condotte discussioni sull’inquinamento da plastica e sull’approccio 4’R (Rifiuti, Riduzione, Riutilizzo e Riciclo), incoraggiando i partecipanti a sostenere il benessere degli oceani.

L’apertura ufficiale dell’evento alle 10 prevedeva una preghiera di apertura e la presentazione degli ospiti da parte della dott.ssa Lydia Adeleke, che ha parlato della missione e della visione di Mundus maris asbl. Ha sottolineato l’impegno e il contributo del Presidente dell’organizzazione, la dott.ssa Cornelia E. Nauen, e del Vicepresidente, la prof.ssa Stella Williams, e ha incoraggiato gli studenti a diventare agenti del cambiamento. Il prof. O.A. Anche Fagbenro (FUTA) ha esteso il suo messaggio di buona volontà.

La dottoressa Lydia Adeleke Durante l’esercizio di disegno sull’oceano

 

Paul Eweola, fondatore di Aquaworld, rappresentato dal signor Oluwatobi Aladekoye, ha sottolineato l’importanza della conservazione degli oceani e ha condiviso gli sforzi continui della sua organizzazione per combattere l’inquinamento marino. Il prof. I. A. Ajibefun (fondatore del Millennium Group of Schools, Akure) nel suo discorso ha esortato gli studenti e i partecipanti a studiare e ad agire per la protezione dell’oceano.

La prima conferenza, intitolata “Awaken New Depth”, è stata tenuta dal dr. Israel Oke del Dipartimento di Tecnologia della pesca e dell’acquacoltura, FUTA. Ha discusso dell’unicità dell’oceano e dei suoi benefici per l’umanità. La seconda conferenza, “Tutto sull’oceano”, tenuta dal sig. Oladele Timothy T. dello stesso Dipartimento, si è concentrata sulle caratteristiche dell’oceano e sul suo ruolo vitale nel servire l’umanità.

Dopo ogni lezione gli studenti si impegnavano in varie attività, in base ai loro interessi e al livello scolastico, tra cui disegno, pittura e quiz sul tema dell’oceano, ricevendone un’esperienza interattiva ed educativa. I giudici dr. Wole-Alo (FUTA) e mr. Ajakaye (Staff Secondary School, FUTA) hanno selezionato i vincitori per i concorsi di disegno, pittura e quiz, ai quali sono stati poi assegnati i premi.

Mundus maris asbl ha anche consegnato i suoi kit didattici e di lavoro per gli alunni sull'approccio ecosistemico alla pesca a scuole selezionate, tra cui la Staff Secondary School, FUTA; il Millennium Group of Schools di Akure e l'Higher Heights International Group of Schools. La dott.ssa Lydia ha presentato un totale di 90 libri di lavoro per gli alunni e 3 manuali didattici.

Partecipanti registrati: 100 studenti, ma la partecipazione ha raggiunto i 150!

 

 

Dopo la sessione al chiuso i partecipanti hanno visitato una località prossima alla Porta Sud della FUTA conosciuta per il suo inquinamento da plastica, dove hanno discusso delle soluzioni pratiche per mitigare gli impatti ambientali. Questa visita in loco ha evidenziato una riduzione dell’inquinamento da plastica dovuta agli sforzi di sensibilizzazione di Mundus maris e Aquaworld.

 

 

L’evento si è concluso col discorso di chiusura della dott.ssa Lydia, che ha espresso gratitudine a tutti i sostenitori e partecipanti, incoraggiandoli a continuare a sostenere la conservazione dell’oceano. Il programma si è concluso con una foto di gruppo sul posto, che ha segnato la conclusione della celebrazione della Giornata Mondiale degli Oceani Mundus maris 2024 ad Akure, poco dopo le 13.

Happy World Ocean Day 2024!

 Traduzione italiana di Paolo Bottoni e DeepL.com (versione gratuita).

 


Celebrazione della Giornata mondiale dell'Oceano in Buenos Aires, Argentina

Durante la Giornata Mondiale dell'Oceano 2024, tenutasi il 6 giugno 2024 presso l'Università di Belgrano, Buenos Aires, Argentina, si sono svolte diverse presentazioni e attività degne di nota. La dott.ssa AyoJesutomi Abiodun-Solanke del Federal College of Fisheries and Marine Technology di Lagos, Nigeria, ha presentato la sua ricerca sull'uso di conservanti naturali derivati da materiali vegetali sottoutilizzati per la conservazione del pesce in Nigeria. Il suo studio si concentra sull'efficacia e sulla sicurezza di questi conservanti naturali, migliorando la qualità della conservazione e riducendo la dipendenza dai conservanti sintetici. Ha inoltre evidenziato come queste pratiche contribuiscano alla sostenibilità degli oceani, riducendo l'inquinamento e sostenendo le comunità di pescatori artigianali.

L'ingegnere Gustavo Aldegani, ricercatore dell'Università di Belgrano, ha discusso il rapporto tra l'impronta di carbonio e l'informatica, compresa l'intelligenza artificiale. Ha evidenziato come queste risorse attuali contribuiscano alle emissioni di CO2, aggravando il riscaldamento globale e l'inquinamento degli oceani. Ha proposto strategie per mitigare questo impatto, tra cui l'efficienza energetica, l'adozione di energie rinnovabili, l'economia circolare e la compensazione dell'impronta di carbonio, sottolineando l'importanza di queste misure per proteggere sia le persone che l'ambiente.

 

La dott.ssa Patricia Morales, docente all'Università di Lovanio in Belgio e vicepresidente di Mundus maris, ha sottolineato l'importanza di integrare i diritti umani nella protezione degli oceani, utilizzando come quadro di riferimento l'Agenda 2030 e i suoi 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile. Ha sottolineato come l'oceano sia fondamentale per la riduzione della povertà, la sicurezza alimentare, la salute umana, la parità di genere e la sostenibilità ambientale. Ha concluso che la cooperazione internazionale e l'inclusione esplicita dei diritti umani sono essenziali per il successo del Decennio ONU delle scienze oceaniche.

Awa Djigal, trasformatrice di pesce artigianale in Senegal e segretaria della Rete delle donne della pesca artigianale in Senegal (REFEPAS), ha sottolineato l'importanza delle donne nella catena del valore post-raccolta della pesca. Ha sottolineato le sfide che devono affrontare, come l'insufficiente riconoscimento e le difficoltà di accesso alle risorse e ai finanziamenti. Ha proposto soluzioni come il rafforzamento della diversificazione agroecologica e il miglioramento della governance. Awa ha concluso con un appello a proteggere l'oceano, fonte di vita, sia a livello individuale che collettivo.

 

Le presentazioni in stile conferenza sono state seguite da un gioco di ruolo con gli studenti di biologia. È stato sviluppato da Mundus maris e adattato all'Università di Belgrano per il contesto dell'evento in Argentina. L'obiettivo è coinvolgere i giovani adulti nella ricerca di sfide e soluzioni per la gestione sostenibile delle risorse marine. Un elemento chiave è la creazione di un'area marina protetta (AMP), come previsto dal Quadro Globale per la Biodiversità (GBF) concordato a livello internazionale nel dicembre 2022, al fine di fermare le estinzioni di massa delle specie, in particolare nel mare.

L'originale del gioco di ruolo era stato testato con quasi tutti gli 11 personaggi proposti che rappresentavano le parti interessate dall'istituzione di una nuova area marina protetta per contribuire all'attuazione del GBF. La sfida consisteva nel far funzionare l'area protetta a fronte di interessi almeno parzialmente contrastanti. Nella configurazione dell'evento per la Giornata mondiale degli oceani, gli studenti di biologia del terzo anno hanno guidato i ruoli interpretativi con la partecipazione di studenti del secondo anno e del primo anno. Sono stati divisi in sei gruppi, ognuno dei quali aveva il compito di assumere il ruolo di uno dei gruppi di stakeholder considerati essenziali per il funzionamento di un'AMP. I gruppi erano composti da rappresentanti di un'autorità pubblica, scienziati naturali, pescatori artigianali, pescatori industriali, proprietari di parchi eolici e ONG per la conservazione della natura. A ciascun gruppo è stato prima mostrato un video esplicativo prodotto con l'AI, basato su un breve testo introduttivo sul proprio personaggio, e sono stati forniti materiali stampati per approfondire i rispettivi ruoli. Hanno poi avuto 20 minuti di tempo per sviluppare le argomentazioni del proprio gruppo di stakeholder prima di avviare uno scambio con altri stakeholder o detentori di diritti. Marcelo Morales Yokobori, in qualità di moderatore, coadiuvato da studenti di biologia senior, ha poi dato il via allo scambio generale. Sebbene la discussione non sia stata organizzata come una conversazione a cerchio aperto, in cui i partecipanti si siedono in cerchio per incoraggiare una partecipazione paritaria, è iniziata con la presentazione delle argomentazioni. Sebbene la discussione non fosse organizzata come una conversazione in cerchio aperto, in cui i partecipanti si sedevano in cerchio per incoraggiare una partecipazione paritaria, è iniziata con la presentazione degli argomenti sviluppati all'interno di ciascun "gruppo interno" e si è evoluta in una discussione dinamica che ha incluso anche scambi diretti tra i ruoli delle parti interessate.

 

Nel contesto di questo gioco di ruolo messo in atto durante l'evento, i rappresentanti del governo hanno proposto rigide normative e la creazione di un parco eolico offshore, i pescatori industriali hanno richiesto supporto per metodi sostenibili e le ONG e i biologi hanno raccomandato la creazione di aree marine protette e pratiche di pesca sostenibili. I pescatori artigianali hanno espresso preoccupazioni sulla pesca industriale e hanno suggerito di promuovere il turismo e pratiche sostenibili. L'attività si è conclusa sottolineando la necessità di collaborazione tra tutti gli attori per raggiungere un'efficace protezione della biodiversità marina con ecosistemi sani e produttivi. Il riepilogo dei risultati è disponibile qui.

 

Pur non confrontandosi con gli altri stakeholder in uno scambio diretto, le discussioni in gruppo hanno comunque suscitato molte emozioni, poiché gli studenti hanno cercato di calarsi nei panni dei loro personaggi e si sono scaldati nello sforzo di raccogliere le argomentazioni migliori. Sebbene il tempo fosse troppo breve per consentire un debriefing critico, si ritiene comunque che abbia generato un processo di apprendimento che va oltre l'assimilazione di alcuni fatti. L'intero esercizio è stato sicuramente interessante anche per i partecipanti all'evento online, alcuni dei quali hanno chiesto in seguito informazioni sulla possibilità di utilizzare il gioco di ruolo nello sforzo di coinvolgere gli stakeholder per un'istituzione concreta di AMP altrove.
 
Mundus maris è felice di stimolare adattamenti creativi del gioco di ruolo alle condizioni locali, purché l'obiettivo principale di un'efficace protezione della biodiversità e degli oceani rimanga al centro dell'applicazione.

Tradotto con DeepL.com (versione gratuita) e Google Translate.

 


Concerto per la Giornata mondiale dell'Oceano in Alcalá de Henares, Spagna

Acalá de Henares, città natale di Miguel de Cervantes e a 30 km da Madrid, trae le sue origini dalla città romana di COMPLUTUM e oggi conta 200.000 abitanti. La sua famosa università è stata fondata nel 1499 e ha fatto di Alcalá un importante centro accademico nella Età dell’Oro della Spagna. Il grande successo del nuovo modello universitario ha attratto molti importanti intellettuali del 16. e 17. secolo tra cui Antonio de Nebrija, san Tomás de Villanueva, san Ignacio de Loyola, Ambrosio de Morales, Federico Vallés de Covarrubias e molti altri.

 L aimpressionante faccia della università, il Colegio Mayor di San Ildefonso, in stile plateresco, si trova in un contesto storico unico. Alcalá è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1998.

Qui, nella splendida sala di concerti della università Mundus maris ha avuto il privilegio di invitare il pubblico a celebrare l’8 giugno 2024 il World Oceans Day. Il programma si concentrava su un viaggio musicale attraverso i secoli sul “tema dell’acqua”, partendo dalla Water Music di G.F. Haendel (18. secolo) e terminando con l’inno Blue Wonderland composto specialmente per questa giornata. Trovate il programma qui.

Il cielo è sembrato benedire la performance musicale con una pioggia intensa, sempre benvenuta nella arida Spagna Centrale.

L’imponente sala era gremita di pubblico all’inizio dell’evento, alle 19,30, con il discorso di benvenuto di un rappresentante dell’Università. Patricia Morales (Mundus maris) che ha ringraziato per l’ospitalità e ha evidenziato i problemi che stiamo affrontando attualmente, sia ecologici che etici. Successivamente, Marianne Braun (Mundus maris) ha parlato dell’importanza dell’oceano per l’umanità. Ha menzionato l’urgente necessità di proteggere il “marmo blu” citando un esempio incoraggiante di ciò che l’impegno dei cittadini può ottenere per restituire qualcosa all’oceano (commenti allegati qui).

 I musicisti hanno poi condotto il pubblico a uno splendido viaggio musicale, iniziando con Olegario Olayo Martínez al piano, accompagnando il soprano Almudena Olayo Martínez. Al termine di questo ciclo, Olegario e Anastasia Petrushevska hanno offerto una versione strumentale di “La trota” di F. Schubert con Olegario al piano e Anastasia al flauto.

Nella seconda parte del concerto il gruppo Sun Day City ha eseguito quattro pezzi composti da Anastasia Petrushevska in uno stile contemporaneo completamente differente. Anastasia è stata la voce cantante del gruppo assieme alla sorella Cristina Petrushevska che ha a sua volta curato l’inquadratura visiva del concerto.

 

È stato un evento incantevole che ha unito le gravi sfide globali della conservazione marina al linguaggio onnicomprensivo della musica. Il meraviglioso spazio storico, la musica di epoche diverse, il pubblico che riempiva completamente la sala, le informazioni su Mundus maris distribuite dai giovani aiutanti all’uscita, tutto questo ha reso indimenticabile la serata che, ovviamente, si è conclusa con un po’ di vino rosso estivo. e alcune tapas.

Mundus maris è molto riconoscente all’Università e al suo team per aver consentito e sostenuto il concerto, con grande impegno e dedizione.

Marianne Braun Richter; traduzione italiana di Paolo Bottoni e DeepL.com (versione gratuita).

 


Mundus maris celebra il World Ocean Day 2024 con l’Ocean Summit in Kiel, Germania

Kiel, la capitale dello Schleswig Holstein in Germania, lavora duramente per divenire una città faro nella protezione dell’oceano nel Mar Baltico. Già da diversi anni Mundus maris ha collaborato con molti altri con il nucleo centrale di Ocean Summit per incoraggiare la protezione dei mari in ogni sua sfaccettatura, con una enfasi particolare nella riabilitazione del Baltico, gravemente malato. I mali vanno dalla pesca eccessiva, che provoca gravi minacce di estinzione o almeno di estirpazione delle specie, all’inquinamento dovuto al pesante deflusso agricolo, dalle armi velenose affondate dopo la seconda guerra mondiale, al pesante impatto delle acque in rapido riscaldamento su questo bacino marino poco profondo.

Le scienze, compresa la scienza civile, le arti, l’istruzione, tutte le forme di partecipazione costruttiva dei cittadini interessati, la politica governativa e l’impegno del settore privato forniscono una miscela promettente per sviluppare un consenso più ampio sul passaggio dalla diagnosi alla riabilitazione del paziente.

Durante la Giornata mondiale dell'Oceano dell’8 giugno 2024 i visitatori hanno potuto mettere alla prova le loro conoscenze sull’importanza della meravigliosa vita dei mai, sulla stabilizzazione climatica e, ancora, su cosa fare per trattare l’oceano come un amico bene amato.

Il tutto è stato apprezzato non solo tra i bambini, anche se Gianna è stata felice di sperimentare il buon livello di conoscenza della maggior parte dei bambini e il supporto amichevole dei loro anziani. Durante gli scambi sono emerse numerose misure che le persone stavano già adottando per ridurre la propria impronta di carbone o per impegnarsi a ridurre rifiuti e sprechi.

Non c’era quindi da sorprendersi sel l’app FishBase Guideè stata come sempre bene accolta come un mezzo per permettere decisioni di acquisto maggiormente basate sulla scienza o per prestare maggiore attenzione durante le escursioni di pesca.

Il righello per pesci per conoscere le lunghezze minime di riproduzione delle specie maggiormente commercializzate nel Mar Baltico e nel Mare del Nord è andato a ruba come fossero hot dog.

Dopo l’apertura ufficiale dell’evento sul palco per celebrare la Giornata della Città che Protegge il Mare (Tag der Meeresschutzstadt, in breve TDM), tutti i partner dell’Ocean Summit sono stati convocati per presentare le loro attività e per attirare l’attenzione sui loro stand e sulle offerte al pubblico del giorno.

Cornelia Nauen ha preso la parola per Mundus marisevidenziando l’importanza della biodiversità globale e degli accordi climatici nel contesto del Baltico e su cosa ognuno possa fare per renderci pronti al futuro. Non era questo il luogo adatto per la tristezza e il disfattismo, ma piuttosto per collaborare con determinazione per ripristinare le popolazioni di merluzzo e aringhe distrutte nel Baltico occidentale e con loro delle altre forme di vita marina minacciate. La combinazione di preoccupazioni serie con attività festive più leggere è stata un buon modo per caricare le batterie per misure più concrete.

Così le ore sono trascorse in questa atmosfera energetica e amichevole. Si sono contati tra 1600 e 2000 visitatori all’ora durante gli eventi, il doppio di un ordinario fine settimana. La copertura dei media prima e dopo è stata anche incoraggiante.

Subito dopo la chiusura pianificata uno scroscio di pioggia ha fatto correre ai ripari tutti i visitatori. Aggiungendosi una ripresa del vento in ripresa gli stand hanno chiuso tutti un po’ prima. Ma poi per fortuna ha smesso di piovere e il pubblico è tornato sul palco dove il concerto serale ha riscaldato corpi e menti. In breve, una grande Giornata Mondiale degli Oceani a Kiel, con risposte favolose da parte del pubblico e un grande successo per tutti i contributori del team dell’Ocean Summit, compreso Mundus maris.

 

Il depliant del programma è disponibile qui.

Traduzione italiana di Paolo Bottoni con DeepL.com (versione gratuita).

 


Gioco di Ruolo in Cameroon

 
I nostri partner di lungo termine in Cameroon appartengono a Ocean Volunteers (Bénévoles Océan) con Jeauberte Djamou al timone. Negli ultimi anni hanno spesso organizzato pulizie delle spiagge nella città balneare di Douala, Kribi, con diverse scuole.
 
Quest’anno Mundus maris ha reso disponibile la versione francese del Gioco di Ruolo testato nella recente conferenza dei giovani ricercatori del mare di Amburgo per supportare il loro evento. Il gioco di  ruolo intende coinvolgere i giovani nel creare un progetto di area marina protetta in un paese immaginario. L’obiettivo è di familiarizzarsi con differenti prospettive nell’ambito di portatori di interesse o titolari di diritti  quando si tratti di proteggere la biodiversità del mare e ristabilire la funzionalità degli ecosistemi ricercando soluzioni adattate localmente. Il Quadro Globale di Biodiversità è stato concordato dopo lunghe trattative tra i governi nel dicembre 2022 e propone, tra una serie di altre misure, la creazione di aree marine protette nel 30% degli oceani per affrontare la sesta estinzione di massa delle specie attualmente in corso. Ma ciò avverrà solo quando si costruirà un ampio consenso sociale attorno alla urgente necessità di agire, con misure concrete ed efficaci. I diversi personaggi del gioco di ruolo sono stati sviluppati sulla base di interviste con una serie di esperti e integrati con ricerche bibliografiche.
 
 
In questo contesto, durante la celebrazione della Giornata mondiale dell'Oceano l’8 giugno 2024 a Yaoundé, in Camerun, gli Ocean Volunteers hanno organizzato un gioco di ruolo modificato per l’impegno alla protezione della biodiversità marina sul tema “l’oceano prima di tutto”. Questa attività ha visto la partecipazione di dieci amici dell’oceano in rappresentanza di diverse parti interessate alla gestione dell’area marina protetta (MPA) Manyange na Elombo-Campo. I partecipanti, ognuno nella sua area di competenza, hanno raccolto le sfide legate alla gestione di questo parco nazionale marino e, soprattutto, hanno proposto le loro idee. Il moderatore ha dato a sua volta la parola al sindaco del luogo, al direttore dell’area marina protetta, ad un abitante della zona, ad un pescatore artigianale della località e al capitano di un peschereccio e ha moderato gli interventi tra gli scienziati ambientalisti, il rappresentante di una compagnia turistica locale, il direttore dell’impianto di trattamento delle acque e il leader di una ONG che lavora per proteggere l’oceano. Il compito del moderatore si è poi concluso dopo l’annuncio di un intervento finale per il debriefing, quello dell’esperto forestale e ambientale presente all’evento.

Con gli “Ocean Volunteers”, l’oceano è al primo posto. Guarda qui la registrazione del loro gioco di ruolo.

 


Seminario virtuale Giornata mondiale dell'Oceano: Azione Catalizzatrice per il Nostro Oceano e il Clima – Lagos chiama

L’8 giugno, il World Ocean Day Virtual Seminar intitolato “Catalyzing Action for Our Ocean and Climate” si è tenuto a Lagos, in Nigeria, radunando esperti ed entusiasti per discutere di pressanti problemi legati alla conservazione dell’oceano e al cambiamento climatico. L’evento era organizzato da Fish Party in collaborazione con Mundus maris asbl e moderato da Johnson Adebukola. Il seminario ha ospitato tre dofferenti relatori: Esther Edewho, Oluwabunmi Fatoyinbo, e Fatimoh Ogandimu, ognuno dei quali offriva prospettive e soluzioni uniche per le sfide con cui si confronta il nostro oceano.

Idowu Hunyinbo di Fish party e la prof.ssa Stella Williams di Mundus maris hanno dato il via al seminario evidenziando l’importanza cruciale degli oceani nella regolazione globale del clima, nel supporto alla biodiversità, nel sostegno ai mezi di sussistenza umani.  Hanno messo in risalto la necessità di una azione urgente per la protezione di questi vitali ecosistemi da minacce tale inquinamento, sovrappesca e cambiamento climatico.

Il primo relatore, Esther Edewho, banchiere diventuta attivista per la salute dell’oceano, ha preso la parola sottolineando gli effetti dannosi sull’oceano e sull’ambiente di alcune azioni negative. Ha tuttavia indicato alcune intriganti strategie e metodiche per catalizzare azioni positive verso l’ambiente. Ha elencato metodi semplici ma efficaci per l’implementazione di pratiche di gestione basate sulla scienza, per applicazioni più rigorose delle normative sulla pesca e per l’impegno delle comunità negli sforzi di conservazione. Ha presentato casi di studio sia tratti da alcune delle sue esperienze passate che da altri, in cui pratiche sostenibili hanno portato significativi benefici ecologici ed economici. 

Oluwabunmi Fatoyinbo, secondo relatore e diplomata in gestione della pesca ha trattato maggiormente delle azioni di mitigazione avverso il cambiamento climatico e i suoi effetti sull’ambiente. Ha parlato delle azioni per proteggere la linea costiera dall’erosione e del supporto a diverse specie marine. Fatoyinbo ha messo in risalto l’importanza della conservazione e del ripascimento delle foreste di mangrovie, che sono spesso minacciato dallo siluppo e dall’inquinamento. Ha invitato a una maggiori finazniamenti e cooperazioni internazionali a supporto della iniziativa di conservazione delle mangrovie.

Fatimoh Ogundimu, scienziata ambientale, ha affrontato il problema dilagante dell’inquinamento marino, in particolare dei rifiuti di plastica. Ha accusato il devastante impatto dell’inquinamento da plasti sulle specie marine e sugli ecosistemi. Ogundimu ha proposto un approccio articolato per affrontare questo problema, tra cui riduzione della produzione di plastica, miglioramento dei sistemi di gestione dei rifiuti e promozione della consapevolezza pubblica sulle conseguenze dell’inquinamento da plastica. Ha anche presentato campagne e politiche di successo, in diversi paesi, che hanno ridotto significativamente i rifiuti marini.

Dopo le relazioni la prof.ssa Stella Williams ha presentato la vincitrice: Esther Edewho ha vinto il primo premio ricevendo una somma e i doni di cortesia già preparati. Congratulazioni! Gli altri relatori, così come tutti i presenti, sono stati incoraggiati a iniziare e continuare azioni positive a partire da sé stessi e dal loro ambiente circostante, onde diffondere la cura per l’oceano e per l’ambiente.

Nelle sue note di chiusura la dr.ssa Ayojesutomi Abiodun-Solanke ha ringraziato i relatori e i partecipanti per i loro contributi al seminario. Ha ribadito l’importanza di costanti collaborazioni e azioni per la salvaguardia del nostro oceano per le generazioni future. Ha anche esaltato il tuolo dell’educazione e del sostegno nel guidar il cambiamento, esortando i partecipanti a diffondere la conoscenza acquisita durante il seminario nelle loro comunità. Ha infine menzionato altre attività programmate in seguito invitando più volontari all’adesione a queste azioni.

Hanno partecipato più di 50 persone, e l’incontro è durato 90 minuti.

Il World Ocean Day Virtual Seminarha attirato l’attenzione con successo sui problemi cui si contronta il nostro oceano e proposto possibili soluzioni. L’evento ha sottolineato l’interconnessione tra la salute degli oceani e la stabilità climatica e la necessità di sforzi collettivi per catalizzare un cambiamento positivo. Promuovendo il dialogo e la condivisione delle conoscenze, il seminario ha contribuito al movimento globale per l’azione a protezione degli oceani e del clima.

Resoconto della dr.ssa Ayojesutomi Abiodun-Solanke. Traduzione italiana di Paolo Bottoni e DeepL.com (versione gratuita).

 


La Giornata mondiale dell'Oceano con la scuola Kawabata Yasunari School in Hann, Senegal

La collaborazzione attraverso i vari World Ocean Day con Mundus maris è già diventata quasi una tradizione per la Kawabata Yasunari School in Hann, Senegal. Il direttore, Baila Wane, ha optato per una escursione di 30 pupilli sulla spiaggia di Hann Bel Air, e nello specifico in prossimità dove le acque di Dakar e del porto vengono scaricate nella baia di Hann. Da un punto di vista educativo l’esperienza diretta genera maggiore comprensione degli effetti che non la lettura in classe di un libro. Inoltre molti alunni provengono da famiglie benestanti di aree residenziali quindi spesso non sono esposti all’inquinamento che la popolazione della zona perchiera della città sperimenta quotidianamente. Quindi l’affitto di un bus il 10 giugno per portare tutta la classe sulla spiaggia della baia di Hann è stato una apprezzata variante rispetto all’ordinario studio “intra-muros”, con l’accompagnamento di altri due insegnanti, il signor Dème e la signora Mbaye.

La  lezione dulla spiaggia era centrata sull’onnipresente inquinamento e sulle altre minacce alla salute dell’oceano e dei cittadini. Non solo grandi quantità di buste di plastica e altri oggetti imbrattavano la spiaggia, ma il signor Wane ha anche spiegato come la plastica degradata trovando la sua strada nella catena alimentare oceanica ci tornava indietro in ogni pesce nei nostri piatti. Ha inoltre esposto il problema della estrazione di sabbia per la costruzione di abitazioni, che potrebbe anche portare all’erosione delle stesse abitazioni costruite vicino al livello dell’acqua.

Dopo ulteriori spiegazioni e domande, agli alunni più interessati è stato proposto di scrivere sui loro quaderni tutte le loro osservazioni sulle condizioni della spiaggia in modo da tenere traccia dei problemi che avevano individuato e aggiungere anche alcuni suggerimenti per superarli.

Tornati alla scuola, alla fine dell’escursione, gli insegnanti hanno organizzato una sessione riassuntiva per gli alunni. A loro avviso, in linea con la metodologia utlizzata dal team che ha supervisionato l’escursione fissandone gli obiettivi, da questo riassunto sono scaturiti interessanti risultati. I benefici erano di varia natura:

Innanzitutto la stragrande maggioranza degli studenti, provenienti dal quartiere Marist dove si trova la scuola, è rimasta molto toccata da ciò che ha visto. In particolare, sono rimasti scioccati nel vedere che ci sono bambini della loro età, come loro, che vivono giorno dopo giorno in queste condizioni ambientali del tutto inaccettabili. Questa è stata la prima sensazione emersa. 

In secondo luogo, l’esercitazione in aula ha previsto anche una fase di rendiconto sulle cause dell’inquinamento, sulle sue conseguenze e sulle soluzioni da prevedere. L’esercizio si è svolto sulla base di una scheda preparata e distribuita in precedenza agli studenti. I tre principali responsabili dell’inquinamento elencati sono (a) le famiglie residenti nella Baia di Hann, (b) le industrie che scaricano dalla capitale Dakar e (c) la Società delle industrie animali del Senegal (SERAS).

In terzo luogo, come già fatto per le conseguenze dell’inquinamento, gli alunni hanno anche discusso della scarsità di ossigeno nell’habitat dei pesci, della loro scarsit e della crisi della pesca. I partecipanti alla visita sul campo nella baia di Hann sono stati così in grado di stabilire per la prima volta un nesso tra la crisi della pesca artigianale, il degrado degli ecosistemi e l’emigrazione di quanti scelgono di affrontare un pericoloso viaggio in piroga per recarsi in Europa. Hanno inoltre riferito degli effetti ambientali dell’estrazione per l’edilizia della sabbia marina. Le osservazioni sul posto degli studenti, ove le case erano state trascinate via dall’innalzamento del livello del mare, erano state spiegate durante l’escursione dagli adulti rimasti colpiti.

Quarto punto: hanno almeno accennato a dei piani per ripulire Hann Bay sperando di riportarla almeno parzialmente al suo antico splendore.

Secondo l’opinione del direttore Wane e degli insegnanti Mbaye e Dème, l’escursione educativa è stata un grande successo. E’ infatti la prima volta nella collaborazione con Mundus maris che questa scuola organizza un’uscita didattica sul tema dell’inquinamento con 30 alunni. Le sensazioni espresse dagli studenti al rientro in classe dimostrano che la sensibilizzazione riguardo al flagello è stata raggiunta. Gli insegnanti apprezzano l’espressione di solidarietà verso i loro coetanei che soffrono a causa dell’inquinamento come uno dei benefici più importanti. La pulizia della baia ha conquistato anche i titoli dei giornali internazionali.

Non c’è nulla che si possa paragonare alla combinazione di conoscenza dei fatti con espressione artistica e vicinanza al mare, fedeli al motto delle Nazioni Unite di quest’anno per il World Ocean Day: ‘Awaken new depths’ (Risvegliare nuove profondità).

Gli studenti registrano le loro osservazioni Non si sfugge ai rifiuti sulla spiaggia

Dopo aver espresso la loro soddisfazione per la collaborazione con Mundus maris e i benefici dell’escursione, gli insegnanti hanno voluto dare alcune raccomandazioni per continuare in questa collaborazione. Per produrre risultati ancora più tangibili hanno avanzato proposte che ruotano intorno a tre assi:

Primo: gli insegnantei hanno fortemente insistito sulla necessità di condividere iniziative con Mundus maris non soltanto una volta all’anno. Ritengono che l’inquinamento marino sia una piaga che debba essere affrontata in modo più concreto durante l’intero anno scolastico. Anche perché la Giornata mondiale dell'Oceano cade nel difficilissimo periodo di preparazione dei test e dei controlli di livello prima degli esami di fine anno.

Secondo: hanno manifestato la necessità di materiale educativo come poster o video incentrati sul funzionamento degli oceani e in particolare con i suoi legami con la pesca artigianale in generale e sull’inquinamento degli oceani (e relativi fattori e conseguenze sociali).

Terzo infine: la scuola Kawabata Yasunari vorrebbe verificare con Mundus maris la possibilità di svolgere un ruolo di guida a livello del comune di Hann Bel Air, raccogliendo gradualmente le altre istituzioni educative della località in una rete in grado di indirizzare questo tipo di interventi verso una iniziativa continua. Si vorrebbe studiare la fattibilità di questa ambizione con Mundus maris, nello specifico attraverso una dichiarazione di intenti e creando le condizioni per la creazione di questa rete che avvii una collaborazione più regolare con altre scuole.


La mostra “Rhythms of Nature” in Buenos Aires aggiunge un aroma artistico alla World Ocean week

 

Mundus maris ha sponsorizzato con orgoglio la mostra “Rhythms of Nature” di Laura Bustamante, curata da Maite Paladini nello spazioso atrio della Universidad de Belgrano in Buenos Aires, Argentina e inaugurata il 10 giugno 2024.

La mostra mette in luce la relazione vitale tra le scienze e le arti visive nel promuovere coscienza e azione ambientale. Integrando l’espressione artistica con concetti scientifici, “Rhythms of Nature intende rendere più accessibili complessi problemi ecologici e coinvolgere il pubblico, promuovendo connessioni e apprezzamenti più profondi vreso la natura, sia marina che terrestre.

Lo spazio espositivo era ben posizionato per li studenti e il personale in movimento tra lezioni e seminari.

 

In più, Mundus maris ha avuto il grande piacere di premiare il dr. Obdulio Menghi per il suo eccezionale contributo alla conservazione globale, come biologo, ex Scientific Coordinator and Head of the Scientific Unit della Segreteria della Convention on International Trade in Endangered Species of Wild Fauna and Flora (CITES), e infine fondatore e presidente dal 1999 al  2019 della indipendente Fundación Biodiversidad Argentina.

La sua unica competenza nel combinare la visione scientifica con un grande apprezzamento delle arti visuali ha incrementato notevolmente la coscienza ambientale e il suo patrocinio, incarnando lo spirito interdisciplinare che anche Mundus maris sostiene.

Durante l’evento, gli organizzatori hanno anche auto il privilegio di accogliere il maestro Luis Ascot, Professore onorario del Conservatorio di Musica di inevra in Svizzera. E’ infatti in Ginevra che il dr. Obdulio Mnechi ha ottenuto il suo MSc presso l’Università rimanendovi in connessione, specialmente durante la sua permanenza al CITES fino al 1999.

La cerimonia  di apertura e accoglienza è stata accompagnata dal Preside di Scienze Naturali ed Esatte, ing. Alfredo Leiter, dal Direttore del Dipartimento di Biologia, dr. Lilian Ferré della Universidad de Belgrano e dal dr. Marcelo L. Morales Yokobori, Vice Presidente di Mundus maris.

In alto: Veduta della sala espositiva (foto: cortesia di Marcelo L. Morales Yokobori).

 


Ancora una volta: pulizia attorno al ruscello a Hilden, in Germania

Sta diventando una tradizione pulire in Hilden, Germania, intorno all’Hoxbach, un affluente del Reno. Sabato 15 giugno per World Ocean Weak, un piccolo gruppo di inveterati amanti dell’oceano  invitati da Mundus maris e radunati in due gruppi per raccogliere cicche di sigarette, plastica e altri rifiuti dalle vicinanze del ruscello. Come si usa dire, la protezione dell’oceano inizia fin da casa.

Equipaggiati di guanti, pinze e sacchi dall’agenzia municipale dell’ambiente e di una dose di buone intenzioni e determinazione, le squadre sono partite poco dopo le 14.

La buona notizia: in confronto agli anni precedenti le squadre hanno rinvenuto quantità molto minori delle tossiche cicche di sigarette. Coincidenza o frutto delle precedenti campagne di informazione, compresi i giornali locali, e frutto delle azioni di pulizia? Sicuramente ci farebbe piacere credere che sia l’inizio di differenti comportamenti ambientali.

Riunendosi di nuovo dopo circa un’ora e mezza, la raccolta era comunque di circa 11 kg di rifiuti, in particolare molti involucri di plastica, ma anche alcune bottiglie, bicchieri di coca cola e persino assorbenti. Era una bella sensazione sapere che tutto questo poteva ora esse smaltito correttamente. Dopo questo impegno in comune il team ha goduto di meritato relax in un giardino, con caffé e dolci casalinghi. Un modo piacevole di celebrare la World Ocean Week.