Quinto giorno – Intraprendere
Benvenuto e apertura dei lavori
La giornata era iniziata sotto un’eccellente stella accogliendo Eric Solomon dell'Acquario di Vancouver, che era stato proposto per la tavola rotonda a motivo della sua finalità, la diversità dei partecipanti e dei collegamenti con il proprio lavoro di direttore del Programma Nordico e con i molti sforzi educativi dell'acquario.
In seguito le storie della settimana erano state collocate al centro delle analisi del gruppo disposto in cerchio aperto. Quali storie raccolte in questa settimana potranno essere ricordate e condivise? Quali azioni ti hanno ispirato? Oltre ai progetti individuati con concrete misure di attuazione il giorno precedente, quali potevano essere ulteriori idee per le attività concrete da intraprendere?
Altre riflessioni erano incentrate su cosa cambiare nell'approccio al proprio lavoro, su l’avvio di nuove collaborazioni, su una volontà nuova di portare lo spirito del workshop nei nostri prossimi progetti e attività.
La raccolta dei quattro giorni precedenti era ricca per qualità e quantità di attività, alcune già in corso e più pianificate di altre.
Scrivere una breve lettera
Ngaio aveva invitato tutti a scrivere una breve lettera a se stessi o ad un partecipante della tavola rotonda, indicare l'indirizzo su una busta e consegnargliela. Ha incoraggiato ad includere alcuni sentimenti o idea che ciascuno desiderava fissare.
Si è poi impegnata a pubblicare le lettere entro sei mesi di tempo, in modo che ciascuno possa ricordare la tavola rotonda, la sua atmosfera, l'energia nella sala e ciò che i partecipanti avevano concordato di fare.
Come Dana Miller ha spiegato, attingendo da una precedente occasione in cui aveva scritto una lettera a se stessa come se fosse stata una bambina e che ha recuperato di recente, l'esperienza è stata incredibile. Ha contribuito a far luce sullo stato d'animo precedente ed era un forte richiamo per sogni e speranze, alcuni diventati realtà, altri no o trasformati.
Così i partecipanti si potranno sorprendere di quello che leggeranno in sei mesi di tempo – oppure no.
Tirando le conclusioni
Rashid, Sarah, Cornelia e Ngaio erano intervenuti uno dopo l'altro per esprimere la loro gratitudine per la meravigliosa collaborazione che ciascuno aveva dimostrato. Questa, insieme alla logistica garantita dagli organizzatori, tra cui gli amici del The Living Wholeness Institute, Maria Scordialos e Vanessa Reid, ara stata la chiave per rendere questo innovativo formato di tavola rotonda un’esperienza di successo. E non solo in termine di atmosfera ma anche in termini di attività concrete concordate e generate dalle varie conversazioni della tavola rotonda.
Gli organizzatori hanno promesso di consegnare una newsletter illustrata e dei follow-up sugli altri impegni presi.
La chiusura del cerchio
Ad uno ad uno i partecipanti hanno esposto qual sarebbe stato stato il loro punto di partenza, dove si posizionavano adesso e come intendevano passare all'azione, individualmente e con gli altri. Tutti hanno espresso la consapevolezza della difficoltà di portare avanti l’azione una volta tornati alla loro vita di tutti i giorni, ma hanno anche pensato a come superare tale rischio d’inerzia.
Le ultime parole sono state di ringraziamento all'Istituto Peter Wall per gli Studi Avanzati per la generosità con cui l’evento era stato sostenuto con contributi, contenuti e finanziamenti. Cornelia ha ringraziato in particolare Ngaio per la capace ospitalità.
Con questo la tavola rotonda si concludeva e i partecipanti si dispersero, tornando ai loro ambienti di lavoro ordinari.
Poiché la cronaca di questi giorni è stato scritta, i contatti proseguono con l’intento di lasciare un segno ben oltre i confini della sede confortevole Peter Wall Institute for Advanced Studies.