Ocean Wise celebra il suo 10° anniversario
Il livello globale delle catture marine è in ribasso. E' il risultato, degno di riflessione, della ricostruzione delle catture reali a livello mondiale effettuata dalla squadra del maggior studioso di alieutica, il prof. Daniel Pauly.. Questo contrasta con le statistiche compilate dalla Fao, basate sui dati governativi.
La presentazione di Pauly ha dato via alla conferenza "From Fisheries To Foodies" con un colpo di scena.Ha spiegato al pubblico raccolto il 27 aprile 2015 nell'auditorium dell'Acquario di Vancouver ma anche altrove in Canada via web streaming che le statistiche ufficiali hanno dipinto una immagine distorta dello stato della produzione di cibo dagli oceani.
Inoltre i governi hanno quasi sempre sotto dichiarato quanto la pesca ricavava dall'oceano, spesso in modo significativo. La differenza tra i rapporti ufficiali e le catture reali varia tra il 60 ed il 30% in difetto nel corso degli ultimi 50 anni.
Una gran parte dei problemi di dichiarazioni inferiori alla realtà riguarda la cosidetta pesca artigianale, che produce una larga percentuale degli alimenti marini non solo per il consumo domestico ma anche per il commercio internazionale. Ma poiché opera da molte piccole località di approdo ed è spesso politicamente "invisibile" o marginalizzata, pochi si prendono cura di registrare il suo contributo. Inoltre esiste il rilevante problema delle catture del tutto illegali, spesso ad opera di flotte industriali che depredano le acque di paesi in via di sviluppo che non sono in grado di assicurare le necessarie misure di controllo e sorveglianza. Le differenti forme di pesca non accettabile sono state definite con il termine INN (pesca Illegale, Non regolata, Non registrata), e la loro gravità si è accentuata negli ultimi decenni.
Il risultato è una falsa rappresentazione del reale stato della pesca, nelle percezioni dei responsabili delle decisioni politiche ed economiche e del grande pubblico, che deve essere rettificata se si vuole interrompere la corsa verso l'esaurimento dell'oceano. Tra le misure suscettibili di far rotta verso il recupero dei mari e verso una gestione sostenibile delle risorse marine vi sono la creazione di grandi aree marine protette e la fine dei perversi incentivi alla pesca INN.
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